Descrizione

Autore: Volpato Giovanni
(Bassano 1740 – Roma 1803) Nel 1760 iniziò la sua collaborazione con la Calcografia Remondini sotto la guida di Antonio Baratti. In occasione di una visita a Bassano, Bartolozzi notò con ammirazione alcune sue opere e lo incitò a trasferirsi a Venezia. Lì iniziò una feconda attività, venendo in contatto con Giuseppe Wagner, Domenico Maggiotto ed appunto Bartolozzi. In seguito all’invito di Wagner a recarsi a Roma per riprodurre con Giovanni Ottaviani gli affreschi di Raffaello nelle Logge Vaticane, vi si stabilì definitivamente nel 1776, dedicandosi all’incisione dei grandi maestri (Tintoretto, Veronese, Poussin, Leonardo e altri). A Roma diresse anche una scuola di incisione, dedicandosi a diverse tecniche e specializzandosi nel campo del ritratto. La sua produzione romana, sebbene tecnicamente perfetta, fu totalmente priva di vitalità creativa, mentre vive e interessanti sono le tavole del periodo veneziano, soprattutto quelle di tono popolaresco, con una viva caratterizzazione dei personaggi. Moschini, critico ottocentesco, notava “forza, precisione, effetto ed energia” nella sua produzione veneta, mentre deprecava il trasferimento a Roma, dove la sua ispirazione creativa cessò.

Epoca: 1778
Tecnica: Acquaforte in rame
Misure: 568 x 740 mm
Descrizione: Sotto si legge: Pio Sexto Pont. Max. Incisione tratta da un soggetto di Raffaello su disegno di Giuseppe Cades. Bel foglio in carta forte vergellata. Leggere gore che non disturbano.