Descrizione

GIARDINO ODOLI SOTTO IL CASTELLO DI ST. PIETRO DI VERONA – CEDRO
Autore: Volkamer Johan Christoph
(Norimberga 7 giugno 1644 – 26 agosto 1720)
Naturalista, pubblicò nel 1708 un sontuoso volume “Nurnbergische Hesperides”. Nella “Continuation der Nurbergischen Hesperidum”, pubblicata a Norimberga nel 1714, J. C. Volkamer recuperò moltissimi giardini delle ville disseminate in un esteso raggio dell’Italia settentrionale, dalle campagne veronesi ai colli bolognesi, dalla riviera del Brenta agli Euganei, dove si coltivassero agrumi di ogni specie. Al veronese Volkamer dedicò 23 incisioni: 7 a giardini esistenti in città, 2 le tavole per quello pensile dei Maffei di piazza Erbe, le rimanenti a ville suburbane. Ogni residenza è illustrata anche con i frutti caratteristici delle proprie colture di agrumi. Le tavole sono opera di vari artisti, fra i quali citiamo: J. C. Deline, Jos. A Montalegre, F. P. Lindner.
Epoca: 1714
Tecnica: Acquaforte in rame
Misure: 323 x 210 mm
Descrizione: Rara incisione. Nell’intricata vicenda della proprietà del palazzo e del giardino cui si riferisce la tavola, il nome degli Odoli compare soltanto tra il 1714 e il 1731, quando il “luogo delizioso” passò agli Zenobio. Le tracce documentarie della residenza sono anteriori e legate agli Algarotti, che entro il 1689 ne avevano curato una radicale ristrutturazione. L’ipotesi che il nucleo primitivo dell’edificio si dati al ‘500 appare plausibile: analoga la vicenda del giardino e dell’orto annessi alla casa, la cui esistenza è documentata già nel 1691; essi furono risistemati dopo l’incisione del Volkamer verso il 1790 e trasformati “all’inglese” qualche decennio più avanti. La residenza sorge nell’antica contrada di San Giovanni in valle, nell’area collinare intramuraria. Bel foglio.

Bibl.: Hunt, 420; Pritzel, 9848-9849.