E’ cosa assai difficile fornire in breve delle spiegazioni riguardo le norme da seguire per il riconoscimento dell’originalità di una stampa.
Cercherò comunque di dare alcuni fondamentali suggerimenti in proposito.
Identificato l’autore della composizione di una stampa, l’esperto è sempre in grado di determinare l’autenticità, dire se è stata tirata dalla piastra originale, se l’edizione è autentica, se si tratta di una copia o di un falso.
Forse in nessun altro campo artistico si può procedere con più sicurezza; nell’arte grafica non possono infatti sorgere dubbi: la stampa è autentica o è apocrifa. Non può nemmeno presentarsi la possibilità che una parte di essa sia autentica e un’altra falsa, rifatta, come invece può accadere per i dipinti, i violini, i mobili.
Oltre alla carta, alle filigrane, devono essere esaminati altri importanti elementi, come, ad esempio, i segni incisi, le misure totali e parziali dell’impressione, i segni dell’impronta della piastra.
E’ essenziale, inoltre, consultare la ricca letteratura sistematica da cui si può desumere qualsiasi tipo di informazione; dalle testimonianze dei contemporanei degli artisti ai diversi stati dell’impressione, dagli eventuali ritocchi della piastra da parte di terzi alle copie e ai falsi.
Un’ultima valida prova può derivare infine dal confronto diretto dell’incisione con qualche simile esemplare conservato nei musei.

La carta

La stampa viene impressa su carta, rare volte su seta, pergamena o altri materiali. La produzione di carta, fabbricata partendo dalla macerazione di stracci di lino, fu in Europa molto limitata fino al secolo XVI.
All’inizio del XIX sorsero le prime industrie di carta prodotta a macchina, che nei primi tempi era meno resistente dell’antica. In seguito, con il perfezionamento dei mezzi di fabbricazione, gli incisori poterono di nuovo procurarsi fogli resistenti e pregiati, simili a quelli usati nel passato.

Le filigrane o “segni d’acqua”

Le filigrane, segni impressi sulla carta mediante sottili fili di rame applicati agli essicatoi, sono assai numerose e costituivano, nei tempi passati, marchi di fabbrica.
L’esame della filigrana si svolge osservando la carta contro luce.
Il suo riconoscimento aiuta l’esperto ad individuare la data di fabbricazione della carta e, approssimativamente, quella in cui è stata impressa l’incisione.
L’analisi dei segni dell’acqua è di notevole importanza per il riconoscimento dell’autenticità della stampa.

Gli stati

Con il termine stato si fa riferimento alla variazione della composizione della stampa, conseguenza di una qualsiasi modifica apportata alla piastra.
Avremo pertanto molti stati quando l’artista, o altri dopo di lui, farà molte successive modifiche al primo lavoro; un unico stato quando la matrice originale non verrà più ritoccata.

La tiratura

Gli esemplari di una determinata incisione possono essere molto numerosi, in realtà però le impressioni di elevato livello sono poche.
Le incisioni al bulino e le acqueforti di solito non superano il centinaio di copie, se il tratto inciso è molto sottile, e questo vale pure per le silografie tratte dal legno di filo.
Ricordiamo che l’amatore della stampa originale d’arte può, in base al suo gusto e ai suoi interessi, dedicarsi alla creazione di una raccolta di carattere universale oppure concentrare la sua attenzione solo sulle incisioni antiche, o moderne, studiare una sola scuola o un solo autore.
E’ comunque certo che, se le mete non sono molto ambiziose, in un certo numero di anni ci si può formare una discreta collezione, il cui valore sarà proporzionale alla qualità delle prove.